PRIMA DI GUARDARE. Rispondete alle seguenti
domande con un/a compagno/a.
1) Quale parole, luoghi,
persone associ con il caffè?
2)
Quali
sono i pro e contro del bere caffè?
3)
Se
dovessi dedicare una canzone a una bevanda, a quale bevanda la dedicheresti e
perché? Su cosa scriveresti?
PRIMA DI GUARDARE. Leggi
il seguente brano sul caffè e scrivi due domande da fare a un/a compagno/a a
cui rispondere con VERO o FALSO
Fino al XIX secolo non era certo quale fosse il luogo di
origine della pianta del caffè e, oltre all'Etiopia,
si ipotizzava la Persia e lo Yemen. Pellegrino
Artusi, nel suo celebre manuale La scienza in cucina e l'arte di
mangiar bene, sostiene che il miglior caffè sia quello di Mokha (città nello Yemen), e che questo
sarebbe l'indizio per individuarne il luogo d'origine.
Esistono molte leggende sull'origine del caffè. La più conosciuta dice
che un pastore chiamato Kaldi portava a pascolare le capre in Etiopia.
Un giorno queste incontrando una pianta di caffè cominciarono a mangiare le
bacche e a masticare le foglie. Arrivata la notte le capre anziché dormire si
misero a vagabondare con energia e vivacità mai espressa fino ad allora.
Vedendo questo il pastore ne individuò la ragione e abbrustolì i semi della
pianta mangiati dal suo gregge, poi le macinò e ne fece un'infusione, ottenendo
il caffè. Un'altra leggenda ha come protagonista il profeta Maometto il quale, sentendosi male, ebbe un
giorno la visione dell'Arcangelo Gabriele che gli offriva una pozione nera (come
la Sacra Pietra
della Mecca) creata da Allah, che gli permise di
riprendersi e tornare in forze.[
Nel XV secolo la
conoscenza della bevanda a base di caffè si estese fino a Damasco,
al Cairo per
arrivare infine ad Istanbul, dove il suo consumo avveniva nei luoghi d'incontro
dell'epoca. Per i suoi rapporti commerciali in Vicino
Oriente, Venezia fu la prima a far uso del caffè in Italia,
forse fin dal XVI secolo; ma le prime botteghe del caffè
furono aperte solo nel 1645.
Verso
il 1650,
cominciò ad essere importato e consumato in Inghilterra e
si aprirono di conseguenza i primi caffè (intesi come circoli e bar e detti
in inglese coffeehouse), come ad
esempio quelli di Oxford e di Londra.
Nel 1663 in Inghilterra vi
erano già 80 coffeehouse, cresciuti vertiginosamente fino a
superare le 3000 unità nel 1715. I caffè divennero presto luoghi di nascita e diffusione
di idee liberali, e furono frequentati da letterati, politici e filosofi,
diffondendone l'uso in tutta Europa. Nel 1670 aprì il primo caffè a Berlino e
nel 1686 a Parigi.
Nel 1684 Franciszek
Jerzy Kulczycki, soldato delle truppe del re polacco Jan III
Sobieski, che era giunto in Austria per
salvare Vienna dall'assedio
dei Turchi, dopo la liberazione della città, aprì in questa la prima bottega
del caffè, fra le prime in Europa. Costui utilizzò all'inizio i sacchi di caffè
abbandonati dall'esercito ottomano in fuga. Nel 1689 venne inaugurato
il primo caffè negli Stati Uniti, a Boston,
denominato London Coffee House. Seguì il The King's Arms, aperto a New York nel 1696.
Nel Settecento ogni
città d'Europa possedeva
almeno un caffè. Il caffè iniziò ad essere coltivato in larga scala nelle
colonie britanniche e
in quelle olandesi (in Indonesia).
La Compagnia olandese delle Indie
Orientali incominciò a coltivare il caffè già nell'ultimo
decennio del XVII secolo, presso Giava utilizzando
semi provenienti dal porto di Mocha, nello Yemen. Nel1706 alcune piantine
di caffè vennero trasferite da Giava al giardino
botanico di Amsterdam;
da lì, nel 1713,
una pianta raggiunse la Francia.Nel 1720 Gabriel de Clieu, un
ufficiale della marina francese, salpò alla volta dei Caraibi con
due piantine di caffè di cui solo una sopravvisse arrivando alla colonia
francese della Martinica. Da lì, nei decenni seguenti, le piante si diffusero
rapidamente in tutto il Centroamerica: Santo Domingo (1725), Guadalupa (1726), Giamaica (1730), Cuba (1748) e Porto Rico (1755). Nello stesso periodo, precisamente nel 1718, gli olandesi portarono il caffè in un'altra loro
colonia, la Guiana Olandese (attuale Suriname) da cui, nel 1719 entrò
nella Guiana Francese e di qui penetrò infine in Brasile, dove, nel 1727, vennero create le prime
piantagioni. L'industria nelle colonie dipendeva esclusivamente dalla pratica
della schiavitù, abolita solo, peraltro formalmente, nel 1888.
VERO FALSO
1.
2.
MENTRE GUARDI. Sottolinea
i verbi ed indica il modo (indicativo, congiuntivo, condizionale, ecc) e tempo
(presente, passato, imperfetto, trapassato).
M'hai
detto vieni su da me,
l'inverno è caldo su da me,
non senti il freddo che fa
in questa nostra città.
Perché non vieni su da me,
saremo soli io e te,
ti posso offrire un caffè,
in fondo che male c'è.
Ma cosa hai messo nel caffè
che ho bevuto su da te?
C'è qualche cosa di diverso
adesso in me;
se c'è un veleno morirò,
ma sarà dolce accanto a te
perché l'amore che non c'era
adesso c'è.
Non so neppure che giorno è
ma tutti i giorni sarò da te,
è un'abitudine ormai
che non so perdere, sai.
Ma cosa hai messo nel caffè
che ho bevuto su da te?
C'è qualche cosa di diverso
adesso in me;
se c'è un veleno morirò,
ma sarà dolce accanto a te
perché l'amore che non c'era
l'inverno è caldo su da me,
non senti il freddo che fa
in questa nostra città.
Perché non vieni su da me,
saremo soli io e te,
ti posso offrire un caffè,
in fondo che male c'è.
Ma cosa hai messo nel caffè
che ho bevuto su da te?
C'è qualche cosa di diverso
adesso in me;
se c'è un veleno morirò,
ma sarà dolce accanto a te
perché l'amore che non c'era
adesso c'è.
Non so neppure che giorno è
ma tutti i giorni sarò da te,
è un'abitudine ormai
che non so perdere, sai.
Ma cosa hai messo nel caffè
che ho bevuto su da te?
C'è qualche cosa di diverso
adesso in me;
se c'è un veleno morirò,
ma sarà dolce accanto a te
perché l'amore che non c'era
DOPO AVER GUARDATO. Rispondi alle domande con un/
compagno/a
1. Cosa pensi della
canzone e della cantante?
2.
Cosa
pensi del video?
3.
Di
cosa parla la canzone secondo te?
4. Scrivi tre versi di una
canzone che abbia come protagonista una bevanda. Scegli il genere e, se vuoi,
cantala ai compagni. Utilizza vari tempi e modi verbali.
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