lunedì 14 dicembre 2015

Workshop di poesia: La mia mano e autoritratto

La mia mano è ... ruscelli azzurri
scivolano gorgogliano sinuosi e lenti
fino al mare o verso l'infinito
si diramano si perdono si ritrovano
si dissolvono spariscono e riappaiono

Le mani nell'arte


martedì 8 dicembre 2015

L'orchestra di Piazza Vittorio

A Prima di guardare: discussione
Prima di vedere il film, rispondi alle seguenti domande e discutine in classe con i compagni.

1.    Quali film, canzoni e/o libri conosci che parlano dell’immigrazione?

2.   Che tono utilizzano questi film, canzoni e/o libri per descrivere gli immigrati e i loro problemi (comico, drammatico, ecc.)?

3.   Quali film, canzoni e/o libri conosci che parlano del razzismo e dei problemi d’integrazione?

4.   Esiste l’immigrazione nel tuo Paese? Da dove vengono gli immigrati? Perché vengono nel tuo Paese? Dove si stabiliscono? Quali lavori fanno di solito? Sono integrati?

5.   Esiste il problema del razzismo nel tuo Paese? Dove? Quando? Come? Perché?

B prima di guardare: lettura e comprensione

PIAZZA VITTORIO, ROMA

Piazza Vittorio Emanuele II a Roma, più semplicemente conosciuta come piazza Vittorio, è la più vasta piazza di Roma. Sì, più grande della piazza del Vaticano! Si trova nel quartiere Esquilino, non lontano dalla stazione Termini, la stazione centrale dei treni. Piazza Vittorio è circondata da palazzi con ampi portici in tipico stile ottocentesco. Al centro c’è un giardino, dove si trovano resti del Ninfeo di Alessandro, un’antica fontana monumentale dell’epoca romana, e la cosidetta Porta Magica, o Porta Alchemica, l’unica porta sopravvissuta di cinque ingressi a una villa seicentesca su cui sono stati incisi simboli astrologici e alchemici. In estate nel giardino si svolge una rassegna di cinema all’aperto.

La zona di piazza Vittorio è una delle zone più multietniche della capitale. Una delle prime comunità straniere a occupare il quartiere con locali e negozi è stata quella cinese, che è ancora oggi molto numerosa. Qui è anche nato, nel 2005, il primo tempo buddhista cinese d’Italia. Non è un tempio tradizionale, però. Si trova, infatti, in un garage di 300 metri quadrati. 

A piazza Vittorio c’è anche un famoso mercato in cui, assieme ai prodotti di un tradizionale mercato italiano, si possono comprare cibi etnici di tutti i tipi, da frutti esotici a spezie orientali. Se cerchi un ingrediente particolare per una ricetta internazionale, lo trovi senz’altro al mercato di piazza Vittorio. Un tempo il mercato era all’aperto e le bancarelle circondavano il giardino centrale. Per ragioni igieniche e anche per ridare splendore al bel giardino, dal 2001 il mercato è stato trasferito in via Amedeo Sani, nelle ex caserme dell’esercito. Il mercato, ora coperto, è aperto tutti i giorni esclusa la domenica.

La diversità di etnie che co-abita la zona di piazza Vittorio ha dato origine a un’orchestra pluri-etnica, l’Orchestra di Piazza Vittorio, che è composta da diciotto musicisti provenienti da dieci Paesi diversi. Partendo dalla musica tradizionale di ogni Paese, mischiandola e intingendola con rock, pop, reggae e musica classica, l’Orchestra di Piazza Vittorio ha creato una sonorità unica, che muta e s’arrichisce grazie al continuo e frequente variare dei membri del gruppo. Come è scritto nel loro sito web (www.orchestradipiazzavittorio.it), l’Orchestra “promuove la ricerca e l’integrazione di repertori musicali diversi e spesso sconosciuti al grande pubblico, costituendo anche un mezzo di recupero e di riscatto per  musicisti stranieri che vivono a Roma a volte in condizioni di emarginazione culturale e sociale”. L’Orchestra di Piazza Vittorio ha debuttato a Roma il 24 novembre 2002 e continua a tenere concerti in tutta Italia. L’esperienza dell’Orchestra ha ispirato un film documentario dallo stesso titolo, diretto da Agostino Ferrente nel 2006.

Piazza Vittorio riappare anche nel titolo del romanzo di Amara Lakhous, Scontro di civiltà per un ascensore a piazza Vittorio (2006), da cui è stato tratto un film diretto da Isotta Toso nel 2010. Amara Lakhous è uno dei sempre più numerosi scrittori migranti che vivono in Italia e che scrivono in italiano. Nato ad Algeri nel 1970, Lakhous emigra in Italia nel 1995. Come si legge nel suo sito web (www.amaralakhous.com), Amara arriva a Roma e va ad abitare a piazza Vittorio, dove resta fino al 2001. Intanto si laurea in Antropologia culturale e consegue un dottorato con una tesi sugli immigrati arabi musulmani in Italia. Scontro di civiltà per un ascensore è la riscrittura di un romanzo che Lakhous aveva pubblicato in Algeria in lingua araba nel 2003. È stato tradotto in varie lingue, ha vinto il prestigioso Premio Flaiano per la narrativa in Italia e il premio dei librai algerini nel 2008 (il più importante premio letterario in Algeria). Nel 2010 è uscito il secondo romanzo in italiano di Lakhous, Divorzio all’islamica a viale Marconi.

E1) Comprensione. Leggi il testo e rispondi alle seguenti domande.
1.    Com’è l’architettura di piazza Vittorio e quali monumenti si trovano nel giardino?
2.   Cosa si organizza in estate nel giardino della piazza?
3.   Come si manifesta la multietnicità di piazza Vittorio?
4.   Perché il mercato è stato trasferito dalla zona originaria?
5.   Chi sono i membri dell’Orchestra di Piazza Vittorio e che tipo di musica fanno?Chi è Amara Lakhous? Cosa ha fatto in Italia?
6.   Che premi ha vinto Scontro di civiltà per un ascensore a piazza Vittorio?

E2) Comprensione. Guarda le prime scene.
a)     Descrivi cosa succede
b)    Quali sono le tue impressioni del documentario?


Bianco e nero di Cristina Comencini

1 Prima di guardare: discussione
Prima di vedere il film, rispondi alle seguenti domande e discutine in classe con i compagni.

1.    Quali film, canzoni e/o libri conosci che parlano dell’immigrazione?

2.   Che tono utilizzano questi film, canzoni e/o libri per descrivere gli immigrati e i loro problemi (comico, drammatico, ecc.)?

3.   Quali film, canzoni e/o libri conosci che parlano del razzismo e dei problemi d’integrazione?

4.   Esiste l’immigrazione nel tuo Paese? Da dove vengono gli immigrati? Perché vengono nel tuo Paese? Dove si stabiliscono? Quali lavori fanno di solito? Sono integrati?

5.   Esiste il problema del razzismo nel tuo Paese? Dove? Quando? Come? Perché?

2 prima di guardare: Trama
Siamo a Roma. Elena e Carlo sono sposati e hanno una bambina, Giovanna. Carlo è un tecnico informatico, proprietario di un negozio, e lavora con il suo collega Dante. Figlio di commercianti, Carlo proviene da una modesta famiglia della piccola borghesia. Elena, invece, è figlia di ricchi borghesi. Impegnata nel sociale, lavora per una organizzazione non governativa che si occupa dei problemi di integrazione degli immigrati africani in Italia e di raccolte fondi e progetti nel continente africano. Al contrario di Elena, Carlo non è molto coinvolto e interessato all’universo degli immigrati e partecipa spesso di malavoglia alle serate organizzate da Elena per raccogliere soldi per iniziative a favore dell’Africa. Durante una di queste serate, Carlo incontra Nadine, la moglie del capo di Elena, Bertrand. Sia Nadine che Bertrand sono senegalesi, vivono in Italia da molti anni e hanno due figli. Nadine lavora per l’ambasciata senegalese a Roma. Tra Carlo e Nadine nasce una profonda attrazione e consumano un forte momento di passione che viene scoperto dai reciproci coniugi. Dopo drammi e litigi, lasciano entrambi le famiglie e si ritrovano soli. Tristi, distrutti e depressi, si cercano e il sentimento esplode travolgente tra i due che assaporano intensi momenti di felicità. Sfortunatamente l’amore non è tutto. Si presentano anche i problemi dovuti alla diversa origine etnica di Carlo e Nadine e alla presenza di famiglie che amano entrambi. Carlo e Nadine si lasciano per poi ritrovarsi ancora…

A Comprensione
A1) Scegli la risposta corretta tra le scelte offerte.

1. La storia principale di Bianco e nero parla di…
a) una famiglia di migranti africani in Italia e dei loro problemi.
b) una storia d’amore tra un uomo italiano e una donna africana.
c) il razzismo degli italiani nei confronti degli stranieri.

2. Il film è ambientato…
            a) nei campi di raccolta per stranieri in Italia.
b) nelle fabbriche dove lavorano i migranti.
c) in una grande città tra famiglie della borghesia italiana e africana.

3. L’argomento principale del film è…
            a) l’accettare e abbracciare il diverso.
b) la nostalgia nei confronti del paese d’origine.
c) i migranti irregolari in Italia.

4. Carlo lavora…
            a) come impiegato.
b) come manager di una ditta.
c) come consulente e tecnico informatico.

5. Elena lavora…
            a) come psicologa per stranieri.
b) in una scuola per migranti.
c) in una società non-profit.

6. Carlo sembra inizialmente…
            a) non interessarsi al lavoro della moglie.
b) preoccuparsi di problemi sociali quali il razzismo e l’integrazione.
c) voler viaggiare in Africa per offrire il suo contributo.

7. Alla fine del film Carlo e Nadine…
            a) reprimono il loro amore e preferiscono continuare le loro vite.
b) dopo alcune reticenze, si abbandonano al loro sentimento.
c) fuggono insieme in Africa.

B CONVERSAZIONE

Con i compagni in classe discutete di cosa sapete del problema dell’immigrazione in Italia e paragonatelo a quello di altri Paesi.


mentre guardi

A COMPRENSIONE

CURIOSITÀ
L’acronimo O.N.G. indica una “organizzazione non governativa”. Una ONG è un’associazione locale, nazionale o internazionale di cittadini che non è stata creata dal governo e non fa parte di strutture governative, e che s’impegna nel settore della solidarietà sociale e della cooperazione allo sviluppo.

A1) Chi ha detto le seguenti frasi? Collega le frasi della colonna A con i personaggi della colonna B.

                                  A                                                     B         
1. Quando penso alla stanza di mia figlia piena.          a. La figlia di giocattoli… Mi viene una rabbia!                         Bertrand, Félicité

2. Io mi sento a disagio. Non lo so perché….              b. Nadine
Non sono preparato… Mi mette angoscia perché
fanno dei discorsi terribili.

3. Che angoscia! Eh! Ora chi ha voglia di andarsi ad   c. Carlo
abbuffare… Io sono negra, giusto! Eppure non ne
posso più di sentire dell’Africa che muore di fame!

4. Un bambino del Burundi ogni giorno deve                         d. Elena
camminare per due ore a piedi per raggiungere l’acqua
con cui sua madre gli preparerà tre pagnotte di tapioca…

5. Ma che c’entra. Io stavo parlando di principesse!     e. Bertrand
Le principesse sono tutte bionde!

A2) I personaggi. Descrivi i seguenti personaggi.
1. Elena:
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
2. Carlo:
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
3. Nadine:
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
4. Bertrand:
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
5. Altri personaggi? ...



B CONVERSAZIONE
1. In gruppi commentate e discutete le parole di Carlo rivolte a Elena sugli incontri dedicati all’Africa e ai suoi problemi: “Io mi sento a disagio! Non sono preparato! Mi mette angoscia perché fanno dei discorsi terribili! Forse sono un egoista, ma queste cose mi fanno stare male”. Come vi sentite voi a questo proposito?

2. In gruppi commentate e discutete quali sono gli stereotipi riguardo gli africani che appaiono in questo film.

3. Parla del problema della migrazione in Italia e paragona la situazione dell’Italia a quella del tuo Paese. Esprimi le tue opinioni sull’argomento.

C SCRITTURA

1. Scrivi una canzone che abbia come protagonisti degli immigrati in Italia o nel tuo Paese. Scegli il genere (pop, rap, reggae, soul, ecc.) e l’argomento. Cantala o leggila ai compagni in classe.

2. Scrivi due brevi racconti per un blog di scrittura con protagonisti due coppie miste. Le due storie devono partire da una simile situazione per poi svilupparsi l’una in maniera positiva e l’altra in maniera negativa.


Una persona famosa nel passato...

Immagina la vita di una persona famosa del passatto e descrivila usando il passato remoto...


Galileo Galilei


Edith Piaf


JFK

Se io fossi stato/a una persona famosa del passato, sarei stato/a ...

Se fossi stato/a una persona famosa del passato, sarei stato/a ...

Marie Curie

Gandhi



Spaghetti Western

Il buono, il brutto e il cattivo


Django

Django Unchained 


LEGGIAMO
Negli anni sessanta e settanta in Italia nasce un nuovo genere cinematografico innovativo e di successo, gli “Spaghetti western”, ispirato al western classico americano ma contemporaneamente molto diverso.

Prima di leggere
Prima di leggere il testo rispondi alle seguenti domande.

1.         Vero o falso? Indica quali tra le seguenti caratteristiche appartengono al genere cinematografico “western”.
______ a.        Solitamente i film western sono ambientati nel selvaggio ovest americano.
______ b.        I protagonisti non sono eroi ma personaggi deboli, oppressi e senza iniziativa.
______ c.        Il codice d’onore è molto importante.
______ d.        La violenza è un elemento fortemente presente.
______ e.        I film non offrono un insegnamento e una morale.
______ f.        I cattivi sono solitamente puniti.

2.         Sai cosa sono gli “Spaghetti Western? Se non conosci questo genere, prova ad immaginare a cosa questo termine si riferisce.

3.         Secondo te, il termine “Spaghetti Western” sembra contradditorio o no? Perché?

4.         Hai mai visto uno “Spaghetti western”?
a.         Se lo hai visto, quale/i film hai visto? Quali sono le tue impressioni?
b.         Se non ho hai visto, vorresti vederne uno? Motiva la tua risposta.

LEGGIAMO
Il made in Italy invade il cinema negli anni sessanta e settanta.
QUANDO NEI WESTERN APPARVERO GLI SPAGHETTI

            Negli anni sessanta ed in particolare negli anni settanta sono prodotti film western in Italia definiti all’estero“spaghetti western” e conosciuti in Italia come “western all’italiana”. Essi si distinguono dai “Sauerkraut western” realizzati in Germania, dai “Camambert western” francesi e dai “Paella western” spagnoli. Gli spaghetti western sono solitamente film a budget ridotto ambientati1 nel sud degli Stati Uniti e girati2 nella maggior parte dei casi nella regione spagnola di Almeria (alcuni in Sardegna) per la somiglianza3 con i paesaggi delle regione meridionali del Nord America.
            Il regista di spicco4 del genere risulta essere Sergio Leone, che realizza i suoi primi film con lo pseudonimo di Bob Robertson, ed accanto a lui Duccio Tessari e Sergio Corbucci. Questi registi, rispetto al western americano classico, fanno un largo uso dell’ironia e talvolta anche del comico e contaminano il genere talvolta con il fumetto. In aggiunta tendono a decostruire la morale e l’etica dei western classici dando vita5 a eroi negativi, spesso senza senso dell’onore e lontani dall’irreprensibile6 cowboy alla John Wayne. I cowboy negli spaghetti western sono personaggi cinici, senza scrupoli e dotati di una sottile e a volte macabra ironia. Ecco allora apparire il cowboy Ringo nei film di Duccio Tessari che preferisce sparare7 alle spalle al nemico.
In aggiunta vengono eliminate le storie d’amore ed il tono moraleggiante per creare opere cinematografiche basate principalmente sulla violenza e l’azione con vendette, rapine, morti cruente, ecc.
            Il primo “spaghetti western” è Per un pugno8 di dollari di Sergio Leone girato nel 1964 con uno sconosciuto attore che Leone aveva visto in un serial televisivo, Clint Eastwood, e che viene consacrato dal successo del film.
Leone collabora alla sceneggiatura9 ed essa si basa sul film del giapponese Akira Kurosawa La sfida del samurai (Yojimbo, 1961). Altre fonti altamente letterarie sono Omero, il mondo classico, Shakespeare, il teatro elisabettiano, Goldoni e la commedia dell’arte. Il risultato è un film lontano dal western classico americano e risulta maggiormente violento. Da notare è la colonna sonora10 di Ennio Morricone, che introduce nella musica dei film western un nuovo strumento, la chitarra elettrica.
            Il film ha un grandissimo successo. Infatti, costato circa 120 milioni, ha incassato 2 miliardi. Leone gira quindi successivamente Per qualche dollaro in più (1965), Il buono, il brutto e il cattivo (1966) e C’era una volta il West (1968).
            Accanto ai film di Leone appaiono anche molti film di genere comico-western inuagurati dal regista Enzo Barboni con lo pseudonimo di E.B. Clutcher, Si tratta della serie di Trinità (Lo chiamavanoTrinità del 1970 e ... e continuavano a chiamarlo Trinità del 1974) con Terence Hill. e Bud Spencer, versione italiana dei lontani Stan Laurel e Oliver Hardy, conosciuti in Italia come Stanlio e Onlio.
            Gli spaghetti western vengono prodotti in particolare negli anni settanta e diventano il genere dove si scoprono nuovi attori o dove alcuni attori raggiungono o rinnovano il successo quali Lee van Cleef, James Coburn, Terence Hill, Klaus Kinski, and Henry Fonda. Tale genere tende a scomparire11 negli anni ottanta e novanta. Tuttavia l’eredità degli “spaghetti western” con la loro dose di violenza ed ironia non è andata perduta e si ripropone12 in film quali Gli spietati (Unforgiven) del 1992 girato dall’icona del genere, Clint Eastwood. Nei titoli di coda Eastwood dedica significativamente il film a “Sergio [Leone]". E non casulamente la stessa dedica appare dieci anni dopo nei titoli di Kill Bill vol. 1 e Kill Bill vol. 2 di Quentin Tarantino nel 2003. La lezione di Leone e degli italiani è stata appresa.13
            Infatti, dopo il neorealismo di De Sica, Rossellini e tanti altri, gli spaghetti western sono l’altro grande fenomeno cinematografico che l’Italia esporta all’estero.
Fonti
- GianPietro Brunetta, Cent’anni di cinema italiano. Bari: Laterza, 1995.
- Mario Verdone, Storia del cinema italiano, Roma: Newton Compton, 1995.





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Comprensione
A.        Vero o falso? Leggi l’articolo sugli spaghetti western, indica se le seguenti affermazioni sono vere o false e correggi quelle sbagliate..
______ 1.        I film western in Italia sono kolossal spettacolari
                        ______________________________________________________
______ 2.        Sono girati per la maggior parte in Spagna.                                   
                        ______________________________________________________
______ 3.        L’ironia appare negli spaghetti western                                         
                        ______________________________________________________
______ 4.        Gli eroi dei film italiani sono uomini d’onore.                              
                        ______________________________________________________
______ 5.        Sergio Leone crea il personaggio ambiguo di Ringo.                                
                        ______________________________________________________
______ 6.        Il primo film di Leone ha anche basi letterarie.                             
                        ______________________________________________________
______ 7.        In Italia il western comico non è molto diffuso.                             
                        ______________________________________________________
______ 8.        Il genere raggiunge il culmine negli anni ottanta.                          
                        ______________________________________________________

B.        Trova l’intruso tra questi gruppi di nomi rileggendo l´articolo sugli spaghetti western.

1.         a. Sergio Leone                      b. Sergio Corbucci                 c. Pier Paolo Pasolini
2.         a. Spaghetti Western             b. Paella Western                   c. Hamburger Western
3.         a. John Wayne                                   b. Bud Spencer                       c. Clint Eastwood
4.         a. Almeria                              b. Nevada                               c. Sardegna
5.         a. Per un pugno di                 b. Balla coi lupi                     c. Il buono, il brutto,
            dollari                                                                                   il cattivo
6.         a. Bob Robertson                   b. E.B. Clutcher                     c. Eric Forman
7.         a. Kurosawa                           b. Karen Blixen                      c. Omero
8.         a. Silverado                            b. Kill Bill 1&2                      c. Gli spietati
9.         a. Morricone                          b. Mozart                               c. Beethoven

C.        Scegli la risposta esatta tra le tre scelte presentate.

1.         Chi è il regista più famoso degli spaghetti western?
a.         Sergio Leone  b.         Akira Kurosawa         c.         Clint Eastwood
2.         Chi sono gli eroi degli spaghetti western?
a.         Gente comune con i piccoli problemi di ogni giorno.
b.         Eroi coraggiosi e solitari sempre pronti a difendere i più deboli.
c.         Pistoleri senza scrupoli né onore

3.         Qual è la caratteristica di Ringo?
a.         Sparare al nemico alle spalle.
b.         Sparare con un fucile dorato.
c.         Cavalcare verso il tramonto alla fine del film.
           
4.         Perché questi film sono chiamati spaghetti western?
a.         Perché c´è sempre una scena in cui mangiano pasta.
b.         Perché sono prodotti in Italia.
c.         Perché sono film americani per il mercato italiano.

5.         Che strumento introduce Ennio Morricone nella colonna sonora degli spaghetti western?
a.         La chitarra elettrica. b.         Il banjo.          c.         Il violoncello.

6.         A chi dedica Clint Eastwood il fim Gli Spietati?
a.         Alla mamma              b.         A Sergio Leone          c.         A Quentin Tarantino

7.         Quando entra in crisi questo genere cinematografico?
a.         Tra le due guerre.       b.         Negli anni ’80                        c.         Negli anni ‘70

D.        Le tue opinioni sul genere. Rispondi alle seguenti domande.
a.         Ti piace il genere “Spaghetti western”?

b.         Perché il “western” ha fortemente ispirato molti registi italiani?

SCRIVIAMO
A.        Il western e gli spaghetti. In base alle tecniche indicate nel libro di testo nella sezione “Per scrivere”, scrivi un riassunto sugli “Spaghetti western”.

B.        Un film western. Sei un regista/una regista di Hollywood e devi scrivere un film western. Scrivi la storia e indica dove e quando è ambientato e gli attori che appariranno nel film.  È un “western” tradizionale o si ispira alla tradizione degli “Spaghetti western” italiani?

NAVIGHIAMO NELLA RETE

A.        Il western all’italiana. Cerca su Internet le informazioni sul genere “spaghetti western” inserendo in un motore di ricerca il titolo “western all’italiana”. Fai un riassunto conciso delle informazioni che hai trovato: registi, attori, film, caratteristiche.

La canzone di Marinella di Fabrizio De Andre'


PRIMA DI GUARDARE.
1) Rispondi alle seguenti domande con un/a compagno/a.
1.      Che cantautori italiani conosci?
2.      Conosci cantautori conosci in generale?
3.      Sei un cantautore/ una cantautrice e devi scrivere una canzone, di cosa parli?

2) Leggi il seguente brano su FABRIZIO DE ANDRE.
« ...pensavo è bello che dove finiscono le mie dita
debba in qualche modo incominciare una chitarra.  »
(Fabrizio De André, Amico fragile)
Fabrizio Cristiano De André (Genova, 18 febbraio 1940  Milano, 11 gennaio 1999) è stato un cantautore italiano.
Viene spesso citato anche con l'appellativo "Faber", datogli dall'amico d'infanzia Paolo Villaggio in riferimento alla sua predilezione per i pastelli della Faber-Castell[1]. Tale soprannome godrà di una certa popolarità presso il grande pubblico negli anni successivi alla morte dell'artista.
In quasi 40 anni di attività artistica, De André ha inciso tredici album in studio, più alcune canzoni pubblicate solo come singoli e poi riedite in varie antologie. Molti testi delle sue canzoni raccontano storie di emarginati, ribelli, prostitute e sono state considerate da alcuni critici come vere e proprie poesie[2], tanto da essere inserite in varie antologie scolastiche di letteratura. 
Di simpatie anarchiche, libertarie e pacifiste[5], è stato anche uno degli artisti che maggiormente hanno valorizzato la lingua ligure; ha esplorato inoltre, in misura minore, altri idiomi come il gallurese e il napoletano[8].
La popolarità e l'alto livello artistico del suo canzoniere hanno spinto alcune istituzioni a dedicargli vie, piazze, parchi, biblioteche e scuole subito dopo la prematura scomparsa

L’importanza di De André
« De André non è stato mai di moda. E infatti la moda, effimera per definizione, passa. Le canzoni di Fabrizio restano » (Nicola Piovano)


Gli estimatori di Fabrizio De André ammirano il coraggio morale e la coerenza artistica con cui egli, nella società italiana del dopoguerra, scelse di sottolineare i tratti nobili ed universali degli emarginati, affrancandoli dal "ghetto" degli indesiderabili e mettendo a confronto la loro dolorosa realtà umana con la cattiva coscienza dei loro accusatori.[82]Il cammino di Fabrizio De André ebbe inizio sulla pavimentazione sconnessa ed umida del carruggio di Via del Campo, prolungamento della famosa Via Pré, strada proibita di giorno quanto frequentata la notte. È in quel ghetto di umanità platealmente respinta e segretamente bramata che avrebbero preso corpo le sue ispirazioni; di ghetto in ghetto, dalle prostitute alle minoranze etniche, passando per diseredati, disertori, bombaroli ed un'infinità d'altre figure. Nella sua antologia di vinti, dove l'essenza delle persone conta più delle azioni e del loro passato, De André raggiunse risultati poetici che oggi gli vengono ampiamente riconosciuti.

SCRIVI DUE DOMANDE DA FARE AI COMPAGNI E SCRIVI TRE RISPOSTE A SCELTA MULTIPLA. I COMPAGNI DEVONO SCEGLIERE LA RISPOSTA CORRETTA



MENTRE GUARDI E ASCOLTI. Cerchia i verbi al passato remoto e sottolinea i verbi all’imperfetto.
Questa di Marinella è la storia vera
che scivolò nel fiume a primavera
ma il vento che la vide così bella
dal fiume la portò sopra una stella
Sola senza il ricordo di un dolore
vivevi senza il sogno di un amore
ma un re senza corona e senza scorta
bussò tre volte un giorno alla tua porta
Bianco come la luna il suo cappello
come l'amore rosso il suo mantello
tu lo seguisti senza una ragione
come un ragazzo segue un aquilone
E c'era il sole e avevi gli occhi belli
lui ti baciò le labbra ed i capelli
c'era la luna e avevi gli occhi stanchi
lui pose le sue mani suoi tuoi fianchi
Furono baci e furono sorrisi
poi furono soltanto i fiordalisi
che videro con gli occhi delle stelle
fremere al vento e ai baci la tua pelle
Dicono poi che mentre ritornavi
nel fiume chissà come scivolavi
e lui che non ti volle creder morta
bussò cent'anni ancora alla tua porta
Questa è la tua canzone Marinella
che sei volata in cielo su una stella
e come tutte le più belle cose
vivesti solo un giorno, come le rose
E come tutte le più belle cose
vivesti solo un giorno, come le rose.


DOPO AVER GUARDATO E ASCOLTATO.
Discuti con i compagni in classe
1.      Qual è l’argomento della canzone?
2.      Come viene descritto l’innamorato di Marinella?
3.      Che genere pensi sia questa canzone?
4.      Scrivi con un compagno due o tre versi di una canzone usando il passato remoto

La storia della canzone


Il celebre brano trae ispirazione da un fatto di cronaca realmente accaduto nel 1953 e precisamente il ritrovamento nel fiume Olona tra Rho e Milano del corpo crivellato di colpi di una ballerina/prostituta, una certa Maria Boccuzzi.