La mia mano è ... ruscelli azzurri
scivolano gorgogliano sinuosi e lenti
fino al mare o verso l'infinito
si diramano si perdono si ritrovano
si dissolvono spariscono e riappaiono
Prima
di vedere il film, rispondi alle seguenti domande e discutine in classe con i
compagni.
1.Quali film, canzoni e/o libri conosci che parlano
dell’immigrazione?
2.Che tono utilizzano
questi film, canzoni e/o libri per descrivere gli immigrati e i loro problemi
(comico, drammatico, ecc.)?
3.Quali film, canzoni
e/o libri conosci che parlano del razzismo e dei problemi d’integrazione?
4.Esiste
l’immigrazione nel tuo Paese? Da dove vengono gli immigrati? Perché vengono nel
tuo Paese? Dove si stabiliscono? Quali lavori fanno di solito? Sono integrati?
5.Esiste il problema del razzismo nel tuo Paese? Dove?
Quando? Come? Perché?
B prima di guardare: lettura e
comprensione
PIAZZA VITTORIO, ROMA
Piazza Vittorio
Emanuele II a Roma, più semplicemente conosciuta come piazza Vittorio, è la più
vasta piazza di Roma. Sì, più grande della piazza del Vaticano! Si trova nel
quartiere Esquilino, non lontano dalla stazione Termini, la stazione centrale
dei treni. Piazza Vittorio è circondata da palazzi con ampi portici in tipico
stile ottocentesco. Al centro c’è un giardino, dove si trovano resti del Ninfeo
di Alessandro, un’antica fontana monumentale dell’epoca romana, e la cosidetta
Porta Magica, o Porta Alchemica, l’unica porta sopravvissuta di cinque ingressi
a una villa seicentesca su cui sono stati incisi simboli astrologici e
alchemici. In estate nel giardino si svolge una rassegna di cinema all’aperto.
La zona di piazza
Vittorio è una delle zone più multietniche della capitale. Una delle prime
comunità straniere a occupare il quartiere con locali e negozi è stata quella
cinese, che è ancora oggi molto numerosa. Qui è anche nato, nel 2005, il primo
tempo buddhista cinese d’Italia. Non è un tempio tradizionale, però. Si trova,
infatti, in un garage di 300 metri quadrati.
A piazza Vittorio
c’è anche un famoso mercato in cui, assieme ai prodotti di un tradizionale
mercato italiano, si possono comprare cibi etnici di tutti i tipi, da frutti
esotici a spezie orientali. Se cerchi un ingrediente particolare per una
ricetta internazionale, lo trovi senz’altro al mercato di piazza Vittorio. Un
tempo il mercato era all’aperto e le bancarelle circondavano il giardino
centrale. Per ragioni igieniche e anche per ridare splendore al bel giardino, dal
2001 il mercato è stato trasferito in via Amedeo Sani, nelle ex caserme
dell’esercito. Il mercato, ora coperto, è aperto tutti i giorni esclusa la
domenica.
La diversità di
etnie che co-abita la zona di piazza Vittorio ha dato origine a un’orchestra pluri-etnica,
l’Orchestra di Piazza Vittorio, che è composta da diciotto musicisti
provenienti da dieci Paesi diversi. Partendo dalla musica tradizionale di ogni
Paese, mischiandola e intingendola con rock, pop, reggae e musica classica,
l’Orchestra di Piazza Vittorio ha creato una sonorità unica, che muta e
s’arrichisce grazie al continuo e frequente variare dei membri del gruppo. Come
è scritto nel loro sito web (www.orchestradipiazzavittorio.it), l’Orchestra
“promuove la ricerca e l’integrazione di repertori musicali diversi e spesso
sconosciuti al grande pubblico, costituendo anche un mezzo di recupero e di
riscatto per musicisti stranieri che vivono a Roma a volte in condizioni
di emarginazione culturale e sociale”. L’Orchestra di Piazza Vittorio ha debuttato
a Roma il 24 novembre 2002 e continua a tenere concerti in tutta Italia.
L’esperienza dell’Orchestra ha ispirato un film documentario dallo stesso
titolo, diretto da Agostino Ferrente nel 2006.
Piazza Vittorio
riappare anche nel titolo del romanzo di Amara Lakhous, Scontro di civiltà per un ascensore a piazza Vittorio (2006), da
cui è stato tratto un film diretto da Isotta Toso nel 2010. Amara Lakhous è uno
dei sempre più numerosi scrittori migranti che vivono in Italia e che scrivono
in italiano. Nato ad Algeri nel 1970, Lakhous emigra in Italia nel 1995. Come
si legge nel suo sito web (www.amaralakhous.com), Amara arriva a Roma e va ad
abitare a piazza Vittorio, dove resta fino al 2001. Intanto si laurea in
Antropologia culturale e consegue un dottorato con una tesi sugli immigrati
arabi musulmani in Italia. Scontro di
civiltà per un ascensore è la riscrittura di un romanzo che Lakhous aveva
pubblicato in Algeria in lingua araba nel 2003. È stato tradotto in varie
lingue, ha vinto il prestigioso Premio Flaiano per la narrativa in Italia e il
premio dei librai algerini nel 2008 (il più importante premio letterario in
Algeria). Nel 2010 è uscito il secondo romanzo in italiano di Lakhous, Divorzio all’islamica a viale Marconi.
E1)
Comprensione. Leggi il testo e rispondi alle seguenti domande.
1.Com’è l’architettura di piazza Vittorio e quali monumenti
si trovano nel giardino?
2.Cosa si organizza in estate nel giardino della piazza?
3.Come si manifesta la multietnicità di piazza Vittorio?
4.Perché il mercato è stato trasferito dalla zona
originaria?
5.Chi sono i membri dell’Orchestra di Piazza Vittorio e che
tipo di musica fanno?Chi è Amara Lakhous? Cosa ha fatto in Italia?
6.Che premi ha vinto Scontro di civiltà per un ascensore a piazza
Vittorio?
Prima
di vedere il film, rispondi alle seguenti domande e discutine in classe con i
compagni.
1.Quali film, canzoni e/o libri conosci che parlano
dell’immigrazione?
2.Che tono utilizzano
questi film, canzoni e/o libri per descrivere gli immigrati e i loro problemi
(comico, drammatico, ecc.)?
3.Quali film, canzoni
e/o libri conosci che parlano del razzismo e dei problemi d’integrazione?
4.Esiste
l’immigrazione nel tuo Paese? Da dove vengono gli immigrati? Perché vengono nel
tuo Paese? Dove si stabiliscono? Quali lavori fanno di solito? Sono integrati?
5.Esiste il problema del razzismo nel tuo Paese? Dove?
Quando? Come? Perché?
2 prima di guardare: Trama
Siamo a Roma. Elena e Carlo sono sposati e hanno
una bambina, Giovanna. Carlo è un tecnico informatico, proprietario di un
negozio, e lavora con il suo collega Dante. Figlio di commercianti, Carlo
proviene da una modesta famiglia della piccola borghesia. Elena, invece, è
figlia di ricchi borghesi. Impegnata nel sociale, lavora per una organizzazione
non governativa che si occupa dei problemi di integrazione degli immigrati
africani in Italia e di raccolte fondi e progetti nel continente africano. Al
contrario di Elena, Carlo non è molto coinvolto e interessato all’universo degli
immigrati e partecipa spesso di malavoglia alle serate organizzate da Elena per
raccogliere soldi per iniziative a favore dell’Africa. Durante una di queste
serate, Carlo incontra Nadine, la moglie del capo di Elena, Bertrand. Sia
Nadine che Bertrand sono senegalesi, vivono in Italia da molti anni e hanno due
figli. Nadine lavora per l’ambasciata senegalese a Roma. Tra Carlo e Nadine
nasce una profonda attrazione e consumano un forte momento di passione che
viene scoperto dai reciproci coniugi. Dopo drammi e litigi, lasciano entrambi
le famiglie e si ritrovano soli. Tristi, distrutti e depressi, si cercano e il
sentimento esplode travolgente tra i due che assaporano intensi momenti di
felicità. Sfortunatamente l’amore non è tutto. Si presentano anche i problemi
dovuti alla diversa origine etnica di Carlo e Nadine e alla presenza di
famiglie che amano entrambi. Carlo e Nadine si lasciano per poi ritrovarsi
ancora…
A Comprensione
A1)
Scegli la risposta corretta tra le scelte offerte.
1.
La storia principale di Bianco e nero
parla di…
a)
una famiglia di migranti africani in Italia e dei loro problemi.
b) una storia d’amore tra un uomo
italiano e una donna africana.
c) il razzismo degli italiani nei
confronti degli stranieri.
2.
Il film è ambientato…
a)
nei campi di raccolta per stranieri in Italia.
b) nelle fabbriche dove lavorano i
migranti.
c) in una grande città tra famiglie
della borghesia italiana e africana.
3.
L’argomento principale del film è…
a)
l’accettare e abbracciare il diverso.
b) la nostalgia nei confronti del paese
d’origine.
c) i migranti irregolari in Italia.
4.
Carlo lavora…
a)
come impiegato.
b) come manager di una ditta.
c) come consulente e tecnico informatico.
5.
Elena lavora…
a)
come psicologa per stranieri.
b) in una scuola per migranti.
c) in una società non-profit.
6.
Carlo sembra inizialmente…
a)
non interessarsi al lavoro della moglie.
b) preoccuparsi di problemi sociali
quali il razzismo e l’integrazione.
c) voler viaggiare in Africa per offrire
il suo contributo.
7.
Alla fine del film Carlo e Nadine…
a)
reprimono il loro amore e preferiscono continuare le loro vite.
b) dopo alcune reticenze, si abbandonano
al loro sentimento.
c) fuggono insieme in Africa.
B CONVERSAZIONE
Con i compagni in classe discutete di cosa sapete del
problema dell’immigrazione in Italia e paragonatelo a quello di altri Paesi.
mentre guardi
A COMPRENSIONE
CURIOSITÀ
L’acronimo O.N.G. indica una “organizzazione non
governativa”. Una ONG è
un’associazione locale, nazionale o internazionale di cittadini che non è
stata creata dal governo e non fa parte di strutture governative, e che
s’impegna nel settore della solidarietà sociale e della cooperazione allo
sviluppo.
A1) Chi ha detto le seguenti frasi?
Collega le frasi della colonna A con i personaggi della colonna B.
AB
1. Quando penso alla
stanza di mia figlia piena. a. La figlia di giocattoli… Mi viene
una rabbia! Bertrand, Félicité
2. Io mi sento a
disagio. Non lo so perché…. b. Nadine
Non sono preparato… Mi mette angoscia perché
fanno dei discorsi terribili.
3. Che angoscia! Eh!
Ora chi ha voglia di andarsi ad c. Carlo
abbuffare… Io sono negra, giusto! Eppure non ne
posso più di sentire dell’Africa che muore di fame!
4. Un bambino del Burundi
ogni giorno deve d. Elena
camminare per due ore a piedi per raggiungere l’acqua
con cui sua madre gli preparerà tre pagnotte di tapioca…
5. Ma che c’entra. Io
stavo parlando di principesse! e. Bertrand
1. In gruppi
commentate e discutete le parole di Carlo rivolte a Elena sugli incontri
dedicati all’Africa e ai suoi problemi: “Io mi sento a disagio! Non sono
preparato! Mi mette angoscia perché fanno dei discorsi terribili! Forse sono un
egoista, ma queste cose mi fanno stare male”. Come vi sentite voi a questo
proposito?
2. In gruppi
commentate e discutete quali sono gli stereotipi riguardo gli africani che
appaiono in questo film.
3. Parla del problema della
migrazione in Italia e paragona la situazione dell’Italia a
quella del tuo Paese. Esprimi le tue opinioni sull’argomento.
C SCRITTURA
1. Scrivi una canzone che abbia come protagonisti degli
immigrati in Italia o nel tuo Paese. Scegli il genere (pop, rap, reggae, soul,
ecc.) e l’argomento. Cantala o leggila ai compagni in classe.
2. Scrivi due brevi racconti per un blog di scrittura con
protagonisti due coppie miste. Le due storie devono partire da una simile
situazione per poi svilupparsi l’una in maniera positiva e l’altra in maniera
negativa.
Negli anni sessanta e settanta in Italia nasce un nuovo genere
cinematografico innovativo e di successo, gli “Spaghetti western”, ispirato al
western classico americano ma contemporaneamente molto diverso.
Prima di leggere
Prima di leggere il testo rispondi alle seguenti domande.
1. Vero o falso? Indica quali tra le seguenti caratteristiche
appartengono al genere cinematografico “western”.
______ a. Solitamente i film western sono
ambientati nel selvaggio ovest americano.
______ b. I protagonisti non sono eroi ma
personaggi deboli, oppressi e senza iniziativa.
______ c. Il codice d’onore è molto importante.
______ d. La violenza è un elemento fortemente
presente.
______ e. I film non offrono un insegnamento e una
morale.
______ f. I cattivi sono solitamente puniti.
2. Sai cosa sono gli
“Spaghetti Western? Se non conosci questo genere, prova ad immaginare a cosa
questo termine si riferisce.
3. Secondo
te, il termine “Spaghetti Western” sembra contradditorio o no? Perché?
4. Hai mai visto uno
“Spaghetti western”?
a. Se
lo hai visto, quale/i film hai visto? Quali sono le tue impressioni?
b. Se
non ho hai visto, vorresti vederne uno? Motiva la tua risposta.
LEGGIAMO
Il made in Italy invade il cinema
negli anni sessanta e settanta.
QUANDO NEI WESTERN APPARVERO GLI
SPAGHETTI
Negli anni sessanta ed
in particolare negli anni settanta sono prodotti film western in Italia
definiti all’estero“spaghetti western” e conosciuti in Italia come “western
all’italiana”. Essi si distinguono dai “Sauerkraut western” realizzati in
Germania, dai “Camambert western” francesi e dai “Paella western” spagnoli.
Gli spaghetti western sono solitamente film a budget ridotto ambientati1
nel sud degli Stati Uniti e girati2 nella maggior parte dei casi
nella regione spagnola di Almeria (alcuni in Sardegna) per la somiglianza3
con i paesaggi delle regione meridionali del Nord America.
Il
regista di spicco4 del genere risulta essere Sergio Leone, che
realizza i suoi primi film con lo pseudonimo di Bob Robertson, ed accanto a
lui Duccio Tessari e Sergio Corbucci. Questi registi, rispetto al western
americano classico, fanno un largo uso dell’ironia e talvolta anche del
comico e contaminano il genere talvolta con il fumetto. In aggiunta tendono a
decostruire la morale e l’etica dei western classici dando vita5 a
eroi negativi, spesso senza senso dell’onore e lontani dall’irreprensibile6
cowboy alla John Wayne. I cowboy negli spaghetti western sono
personaggi cinici, senza scrupoli e dotati di una sottile e a volte macabra
ironia. Ecco allora apparire il cowboy Ringo nei film di Duccio Tessari che
preferisce sparare7 alle spalle al nemico.
In aggiunta vengono eliminate le storie d’amore ed il
tono moraleggiante per creare opere cinematografiche basate principalmente
sulla violenza e l’azione con vendette, rapine, morti cruente, ecc.
Il
primo “spaghetti western” è Per un
pugno8 di dollari di
Sergio Leone girato nel 1964 con uno sconosciuto attore che Leone aveva visto
in un serial televisivo, Clint Eastwood, e che viene consacrato dal successo
del film.
Leone collabora alla sceneggiatura9 ed essa
si basa sul film del giapponese Akira Kurosawa La sfida del samurai (Yojimbo,
1961). Altre fonti altamente letterarie sono Omero, il mondo classico,
Shakespeare, il teatro elisabettiano, Goldoni e la commedia dell’arte. Il
risultato è un film lontano dal western classico americano e risulta
maggiormente violento. Da notare è la colonna sonora10 di Ennio
Morricone, che introduce nella musica dei film western un nuovo strumento, la
chitarra elettrica.
Il film
ha un grandissimo successo. Infatti, costato circa 120 milioni, ha incassato
2 miliardi. Leone gira quindi successivamente Per qualche dollaro in più (1965), Il buono, il brutto e il cattivo (1966) e C’era una volta il West (1968).
Accanto ai film di Leone appaiono
anche molti film di genere comico-western inuagurati dal regista Enzo Barboni
con lo pseudonimo di E.B. Clutcher, Si tratta della serie di Trinità (Lo chiamavanoTrinità del 1970 e ... e continuavano a chiamarlo Trinità del 1974) con Terence
Hill. e Bud Spencer, versione italiana dei lontani Stan Laurel e Oliver
Hardy, conosciuti in Italia come Stanlio e Onlio.
Gli spaghetti western vengono
prodotti in particolare negli anni settanta e diventano il genere dove si scoprono
nuovi attori o dove alcuni attori raggiungono o rinnovano il successo quali Lee van Cleef, James
Coburn,
Terence Hill, Klaus
Kinski,
and Henry Fonda. Tale genere tende a scomparire11 negli anni
ottanta e novanta. Tuttavia l’eredità degli “spaghetti western” con la loro
dose di violenza ed ironia non è andata perduta e si ripropone12
in film quali Gli spietati (Unforgiven) del 1992 girato dall’icona del genere, Clint Eastwood. Nei titoli di coda Eastwood dedica significativamente
il film a “Sergio [Leone]". E non casulamente la stessa dedica appare
dieci anni dopo nei titoli di Kill Bill vol. 1eKill Bill vol. 2 di Quentin Tarantino nel 2003.
La lezione di Leone e degli italiani è stata appresa.13
Infatti, dopo il neorealismo di De
Sica, Rossellini e tanti altri, gli spaghetti western sono l’altro grande
fenomeno cinematografico che l’Italia esporta all’estero.
Fonti
-
GianPietro Brunetta, Cent’anni di
cinema italiano. Bari: Laterza, 1995.
- Mario Verdone, Storia del cinema italiano, Roma: Newton Compton, 1995.
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Comprensione
A. Vero o falso? Leggi l’articolo sugli spaghetti western, indica se le
seguenti affermazioni sono vere o false e correggi quelle sbagliate..
______
1. I film western in Italia sono
kolossal spettacolari
B. Trova l’intruso tra questi gruppi di nomi rileggendo l´articolo sugli
spaghetti western.
1. a.
Sergio Leone b.
Sergio Corbucci c. Pier
Paolo Pasolini
2. a.
Spaghetti Western b. Paella Western c. Hamburger Western
3. a. John Wayne b. Bud Spencer c. Clint Eastwood
4. a. Almeria b. Nevada c. Sardegna
5. a. Per
un pugno di b. Balla coi lupi c. Il
buono, il brutto,
dollari il
cattivo
6. a. Bob Robertson b. E.B. Clutcher c.
Eric Forman
7. a.
Kurosawa b.
Karen Blixen c. Omero
8. a. Silverado b.
Kill Bill 1&2 c.
Gli spietati
9. a. Morricone b. Mozart c. Beethoven
C. Scegli la
risposta esatta tra le tre scelte presentate.
1. Chi è il regista più famoso
degli spaghetti western?
a. Sergio Leone b. Akira
Kurosawa c. Clint Eastwood
2. Chi sono gli eroi degli
spaghetti western?
a. Gente
comune con i piccoli problemi di ogni giorno.
b. Eroi
coraggiosi e solitari sempre pronti a difendere i più deboli.
c. Pistoleri
senza scrupoli né onore
3. Qual è la caratteristica di
Ringo?
a. Sparare
al nemico alle spalle.
b. Sparare
con un fucile dorato.
c. Cavalcare
verso il tramonto alla fine del film.
4. Perché questi film sono
chiamati spaghetti western?
a. Perché
c´è sempre una scena in cui mangiano pasta.
b. Perché
sono prodotti in Italia.
c. Perché
sono film americani per il mercato italiano.
5. Che strumento introduce
Ennio Morricone nella colonna sonora degli spaghetti western?
a. La
chitarra elettrica. b. Il banjo. c. Il violoncello.
6. A chi dedica Clint Eastwood
il fim Gli Spietati?
a. Alla
mamma b. A Sergio Leone c. A Quentin
Tarantino
7. Quando entra in crisi
questo genere cinematografico?
a. Tra
le due guerre. b. Negli anni ’80 c. Negli
anni ‘70
D. Le
tue opinioni sul genere. Rispondi
alle seguenti domande.
a. Ti piace il genere
“Spaghetti western”?
b. Perché il “western” ha
fortemente ispirato molti registi italiani?
SCRIVIAMO
A.Il western e gli spaghetti. In base alle tecniche indicate nel
libro di testo nella sezione “Per scrivere”, scrivi un riassunto sugli
“Spaghetti western”.
B. Un
film western. Sei un regista/una
regista di Hollywood e devi scrivere un film western. Scrivi la storia e indica
dove e quando è ambientato e gli attori che appariranno nel film. È un “western” tradizionale o si ispira alla
tradizione degli “Spaghetti western” italiani?
NAVIGHIAMO NELLA RETE
A.Il western all’italiana. Cerca su Internet le informazioni sul
genere “spaghetti western” inserendo in un motore di ricerca il titolo “western
all’italiana”. Fai un riassunto conciso delle informazioni che hai trovato:
registi, attori, film, caratteristiche.
Viene spesso citato anche con l'appellativo"Faber", datogli dall'amico d'infanziaPaolo Villaggioin riferimento alla sua predilezione per i pastelli dellaFaber-Castell[1]. Tale soprannome godrà di una certa popolarità presso il
grande pubblico negli anni successivi alla morte dell'artista.
In quasi 40 anni di attività artistica, De André ha
inciso tredicialbumin studio, più
alcune canzoni pubblicate solo comesingolie poi riedite in varie antologie. Molti testi delle sue
canzoni raccontano storie diemarginati,ribelli,prostitutee sono state considerate da alcuni critici come vere e
propriepoesie[2], tanto da essere inserite in varieantologie scolastiche di letteratura.
La popolarità e l'alto livello artistico del suo
canzoniere hanno spinto alcune istituzioni a dedicargli vie, piazze, parchi,
biblioteche e scuole subito dopo la prematura scomparsa
L’importanza di De André
« De André non è stato mai di moda. E infatti la
moda, effimera per definizione, passa. Le canzoni di Fabrizio restano » (Nicola Piovano)
Gli estimatori di
Fabrizio De André ammirano il coraggio morale e la coerenza artistica con cui
egli, nella società italiana deldopoguerra, scelse di sottolineare i tratti nobili ed universali
degli emarginati, affrancandoli dal "ghetto" degli indesiderabili e mettendo a confronto la loro
dolorosa realtà umana con la cattiva coscienza dei loro accusatori.[82]Il cammino di Fabrizio De André ebbe inizio sulla
pavimentazione sconnessa ed umida del carruggio diVia del Campo, prolungamento
della famosa Via Pré, strada proibita di giorno quanto frequentata la notte. È
in quel ghetto di umanità platealmente respinta e segretamente bramata che
avrebbero preso corpo le sue ispirazioni; di ghetto in ghetto, dalle prostitute
alle minoranze etniche, passando per diseredati, disertori, bombaroli ed
un'infinità d'altre figure. Nella sua antologia di vinti, dove l'essenza delle
persone conta più delle azioni e del loro passato, De André raggiunse risultati
poetici che oggi gli vengono ampiamente riconosciuti.
SCRIVI DUE DOMANDE DA FARE AI COMPAGNI E SCRIVI TRE
RISPOSTE A SCELTA MULTIPLA. I COMPAGNI DEVONO SCEGLIERE LA RISPOSTA CORRETTA
MENTRE GUARDI E ASCOLTI. Cerchia
i verbi al passato remoto e sottolinea i verbi all’imperfetto.
Questa di Marinella è la storia vera
che scivolò nel fiume a primavera
ma il vento che la vide così bella
dal fiume la portò sopra una stella
Sola senza il ricordo di un dolore
vivevi senza il sogno di un amore
ma un re senza corona e senza scorta
bussò tre volte un giorno alla tua porta
Bianco come la luna il suo cappello
come l'amore rosso il suo mantello
tu lo seguisti senza una ragione
come un ragazzo segue un aquilone
E c'era il sole e avevi gli occhi belli
lui ti baciò le labbra ed i capelli
c'era la luna e avevi gli occhi stanchi
lui pose le sue mani suoi tuoi fianchi
Furono baci e furono sorrisi
poi furono soltanto i fiordalisi
che videro con gli occhi delle stelle
fremere al vento e ai baci la tua pelle
Dicono poi che mentre ritornavi
nel fiume chissà come scivolavi
e lui che non ti volle creder morta
bussò cent'anni ancora alla tua porta
Questa è la tua canzone Marinella
che sei volata in cielo su una stella
e come tutte le più belle cose
vivesti solo un giorno, come le rose
E come tutte le più belle cose
vivesti solo un giorno, come le rose.
DOPO AVER GUARDATO E ASCOLTATO.
Discuti con i compagni in
classe
1.Qual è l’argomento della canzone?
2.Come viene descritto l’innamorato
di Marinella?
3.Che genere pensi sia questa
canzone?
4.Scrivi con un compagno due o tre
versi di una canzone usando il passato remoto
La storia della canzone
Il celebre brano
trae ispirazione da un fatto di cronaca realmente accaduto nel 1953 e
precisamente il ritrovamento nel fiume Olona tra Rho e Milano del corpo
crivellato di colpi di una ballerina/prostituta, una certa Maria Boccuzzi.